Il Bambino per Gioiosa
Ogni bambino, per Gioiosa, ha il diritto di essere educato nel senso etimologico del termine (il quale deriva dal latino ex-ducere, cioè “tirar fuori”).
Ogni bambino ha bisogno di essere aiutato a scoprire e ad alimentare continuamente il valore di sé, delle cose e della realtà. Il bambino è una persona unica ed irripetibile, che viene educata a conoscere, ad accettare, a rendersi manifesta e a costruire la propria identità entrando in rapporto con la realtà che lo circonda.
Nel costante rapporto e dialogo con la realtà, il bambino impara a conoscersi e a manifestarsi. Grazie alla promozione dei vari linguaggi culturali il bambino sviluppa, via via, tutte le dimensioni intrinseche all’essere umano, fra le quali quella sociale, emotiva, giuridica, etica ed estetica, che ha in potenza dentro di sé.
Quello di Gioiosa è quindi un bambino protagonista, ricco di risorse personali, intraprendente, desideroso di mettersi in gioco e di imparare da solo e insieme agli altri; un bambino che si pone come soggetto attivo nel suo processo di apprendimento, curioso, interessato a conoscere e a comprendere, in grado di interagire con gli altri e di utilizzare le sue risorse per comprendere il mondo che lo circonda, al fine di potervisi collocare. L’idea di Gioiosa è quella di un bambino impegnato in un processo di costruzione attiva della propria identità con i suoi pari, con gli adulti, con l’ambiente e con la cultura; un bambino la cui originalità viene stimolata e favorita, non solo per sé, ma anche per il gruppo.
Se fosse il bambino a raccontarlo direbbe:
“Ascolto, analizzo, sperimento ed elaboro: una ricerca a dialogo su tutte le dimensioni della coscienza umana. Questo è ciò che faccio tutto il giorno a scuola”.